“Le cose sono unite da legami invisibili. Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella.” Galileo Galilei
L’immagine della rete si è prestata a molti significati metaforici.
Si può “incappare nella rete” ed esserne prigionieri, intrappolati – appunto- come una lepre nella rete di caccia, come tonni nella tonnara o come la “gentil farfalletta” della “vispa Teresa”. In questo senso la rete è lo strumento di potere del predatore che ha spesso la meglio sulla incauta preda.
Ma si può anche “fare rete”, essere snodo e maglia tra altri snodi e maglie, essere neurone connesso ad altri neuroni, particella subatomica collegata ad altre particelle, cellula connessa ad altre cellule per fare organismo vivente, uomo collegato ad altri uomini per fare comunità, umano connesso ad altri viventi per fare sistema sostenibile.
E’ in questo senso che vogliamo provare a declinare il piccolo lavoro di approfondimento che ci apprestiamo a condurre.
Se uno decide di “fare rete” si pone come co-autore consapevole di una struttura di collaborazione dove non c’è chi vince e chi perde ma vincono tutti.
La rete come strumento del mercato produce una società formata da consumatori bulimici di marchi e mode, di slogan e di luoghi comuni; una società di standardizzazione, anonimato, isolamento, difficoltà di rapporti umani, nevrosi. 
La rete come interconnessione di viventi produce una società orizzontale, attenta alla relazione umana e alla soddisfazione dei bisogni di tutti; una società nuova in cui realizzare libertà, interconnessione, solidarietà, integrità.
E noi …  siamo mammiferi in branco o aquile che volano solitarie?

Descrizione del percorso


Entanglement

Le recenti scoperte della fisica quantistica ci stanno mostrando una fitta rete di corrispondenze tra le parti e il tutto, una rete di comunicazione tra le particelle subatomiche della materia che superano il confine spazio-tempo. Come mai quando “si gira” il bosone che si trova nel cuore del Gran Sasso, lo stesso avviene simultaneamente per quello che si trova in Svizzera?

Reti neurali e neuroni

La legge di Natura è il nostro modello di partenza: per quanto l’homo faber tecnologicus cerchi di piegarla al suo controllo (e profitto) essa tende costantemente – in un modo o nell’altro – al riequilibrio. Basti pensare che in caso di danno cerebrale, i neuroni cercano strade nuove per riattivare le sinapsi danneggiate. Tutti gli elementi della rete sono interconnessi.

I nativi americani

L’uomo moderno ha instaurato con l’ambiente un rapporto di dominio e sfruttamento i cui pericolosi effetti sono sotto gli occhi di tutti. Eppure, alcune civiltà dimenticate ci ricordano che l’uomo è solo la parte inseparabile di un tutto e ci fanno riflettere sul rischio che persino il battito di ali di una farfalla può scatenare un uragano dall’altra parte del pianeta. La nostra percezione che l’universo sia macchina e non organismo è una visione miope e potenzialmente pericolosa.

Sharing economy

Un’ applicazione del concetto di rete nel sociale è il mettere insieme delle risorse in una struttura che permette il reciproco vantaggio di tutti i partecipanti. Non c’è chi vince e chi perde ma c’è il soddisfacimento dei bisogni di tutti. Applicazione diametralmente opposta è la rete dei franchising che vende ai consumatori, che assicura il profitto a chi lo promuove “montando”, ad esempio i centri commerciali .